Lo sfogo

Piccoli e grandi sfoghi personali sulle sventure che mi capitano

Nov
17

Optional inutili

Categoria Garage

Ogni sera veniamo bombardati da spot di auto nuove (credo che sia così per buona parte della giornata), vengono esaltati optional resi quasi indispensabili ed utilissimi, ma alla fine è così?

Invece di parlare di piacere di guida ed aspetti legati al veicolo ormai si parla di display (per fortuna stanno tornando i pulsanti fisici invece dei comandi touch), telecamere, parcheggi assistiti e amenità inutili per la maggior parte degli utenti.

In compenso le case hanno in larga parte fatto sparire i navigatori satellitari in favore dell’uso del navigatore del cellulare ed il mirroring delle app in esso contenute, motivo? Semplice non devono spendere risorse per progettare o acquistare mappe, interfacce e aggiornamenti periodici.

La mia auto, una Volvo V40 del 2016, ha il navigatore integrato, aggiornato dalla casa madre a costo zero per l’utente, comodo ed efficace.

Ha inoltre il sensore anti tamponamento, relativamente utile ma poco invasivo.

È dotata di comandi vocali, pensando all’anno non una cosa poi così scontata ma che onestamente uso poco, la plancia è chiara e tutto è a portata di mano.

Non ricordo se ne ho già scritto, ma per alcune settimane ho dovuto guidare una macchina dotata di mantenimento di corsia. Mi ci sono trovato malissimo e ritengo l’aiuto più pericoloso che utile.

Mi spiego meglio, se decido di cambiare corsia sono obbligato a mettere la freccia, in difetto il veicolo contrasterà la mia manovra riportandomi sulla corsia di marcia. Nulla da ridire in casi normali, manse la manovra è necessaria per motivi di pericolo, evitare un veicolo o un pedone all’improvviso potrebbe essere difficile e avere effetti spiacevoli.

Capisco porre rimedio a distrazioni o errori umani, ma ho idea che l’eccessiva presenza di aiuti porti l’automobilista a distrarsi ulteriormente pensando tanto c’è la macchina che corregge!

Nov
15

Wow

Categoria Vario

Non sono un vero e proprio tifoso di tennis e non ho mai tenuto in mano una racchetta, ma ieri sera (se non fossi crollato per la stanchezza) ho visto una partita veramente bella.

Vedere un ragazzo di 22 anni, introverso e timido, battere il numero uno del ranking mondiale è stato incredibile.

Credo che sentiremo parlare per molto tempo di Sinner!

Nov
11

Spyware o non spyware?

Categoria Internet

Da quest’estate si parla sempre di più dello store cinese Temu, prezzi bassi e consegne gratuite, al limite del credibile.

Ammetto che un paio di acquisti li abbiamo fatti, analoghi prodotti su Amazon costano decisamente di più, alcuni sono validi, altri insomma.

Lasciando perdere la polemica legata al possibile sfruttamento dei lavoratori e via discorrendo, la app del portale è finita sotto l’occhio vigile di chi controlla le app e ha riscontrato che buona parte del codice è molto simile agli spyware e che lavora 8n maniera silente attivando la fotocamera e raccogliendo dati degli utenti senza loro permesso.

Il vero business sembra essere la raccolta e rivendita di dati, più che la vendita di oggetti.

Per la parte di indagine e tecnica rimando al report dettagliatissimo di Grizzly Reports, ma voglio parlare della mia esperienza.

Fintanto che ho mantenuto installata la app sul telefono ho notato che le notifiche e gli SMS erano una quantità enorme e fastidiosa, procedendo alla disinstallazione tutto è cessato. Non ho notato particolari attività della fotocamera, il mio telefono avvisa in autonomia se si attiva quest’ultima ed in più ho una piccola app che con un led simile a quello di Apple mi avvisa se si attivano anche il microfono e la richiesta della posizione geografica.

La app è comunque invadente e cerca di attirare l’attenzione dell’utente per fargli spendere denari in maniera ossessiva.

Nov
08

Idioti patentati

Categoria Garage, Pensieri

Stasera tornando a casa dallo studio ho trovato un traffico insolito lungo la strada che faccio di solito.

Dopo poco zizzagare vicino alle auto incolonnate (ero in scooter) ho capito il motivo della coda, l’ennesimo incidente all’altezza delle strisce pedonali con un probabile investimento di un pedone da parte di uno scooter che procedeva verso monte.

C’è da dire che a Genova posizionare fermate bus e strisce pedonali non è cosa facile, in questo caso posizionate entrambe alla fine di un rettilineo in salita, poco dopo una leggera curva a sinistra dove la strada diventa piana e subito dopo le strisce è anche presente un incrocio.

Non è la prima volta che un pedone viene investito in quel punto, ma tant’è i mezzi a due ruote scartano le auto ferme per fare passare i pedoni e la frittata è fatta.

Tornando al caos che regnava nei due sensi di marcia, prese te la municipale ed un’ambulanza, ho proseguito verso mare fino ad arrivare quasi alla fine della strada, anche qua curva e noto il riflesso di lampeggianti sulla facciata del palazzo lì vicino, poi sento una sirena, un’auto medica che stava andando sul luogo dell’incidente, ferma dietro all’autobus nel tentativo di superarlo e proseguire la sua strada.

L’autobus si era fermato giustamente poco prima della curva per permettere al veicolo di soccorso di superare con un minimo di sicurezza, il problema è che la curva e cieca e i veicoli in direzione opposta continuavano a scendere impedendo una manovra sicura.

Giunto a metà della curva ho rallentato accostandomi a lato strada, medesima cosa chi mi seguiva in scooter, avendo visto i lampeggianti, ovviamente una cretina in macchina ci ha superato non capendo perché le stessi facendo cenno con la mano di fermarsi, per fortuna le altre macchine mi hanno visto fare segno di fermarsi e a questo punto ho fatto segno all’autista dell’auto medica di salire senza problemi, così è stato.

Dopo questa infinita introduzione, mi rendo conto sempre più del menefreghismo, distrazione ed incapacità di procedere in sicurezza con auto, scooter e moto da parte di una buona fetta di utenti.

C’è chi deve usare il telefono per fare qualsiasi cosa, tenendolo ovviamente in mano, poi c’è chi è letteralmente in balia del proprio veicolo, chi fa manovre azzardate, chi corre, chi va eccessivamente piano e chi non riesce a mantenere la corsia nemmeno in rettilineo.

Le mie considerazioni sono da utente che percorre solo in scooter circa 15.000 km all’anno, oltre a quelli in macchina (solo questa estate ne ho percorsi circa 2.500 km in circa un mese!), quindi di cose assurde e pericolose ne vedo quotidianamente.

La cosa preoccupante è che i distratti sono pericolosamente in aumento e gli incidenti, almeno a Genova, sono quotidiani, con feriti e in alcuni casi morti.

Dovremmo rivedere i criteri per dare le patenti e per rinnovarle, ci sono troppi utenti pericolosi che girano indisturbati.

Nov
01

E dopo averci frantumato le gonadi…

Categoria Pensieri

.. l’Europa si è accorta che le bustine monouso stanno facendo danni, oltre tutta la plastica monouso…. Devono aver fatto scuole alte, nel senso in quota, l’aria rarefatta non deve fare bene…

Ott
31

La quiete dopo la tempesta

Categoria Foto

E dopo l’allerta meteo torna il sole

Ott
30

Un mondo di controsensi

Categoria Garage

Non credo di essere l’unico ad aver notato da anni, se non decenni, la pesante presenza di spot pubblicitari su auto all’interno dei rulli pubblicitari televisivi.

Molti,moltissimi annunci pubblicitari per convincere il pubblico ad acquistare un’auto nuova.

L’industria delle auto è importante a livello globale, c’è un grande indotto da un capo all’altro della vita di una singola automobile, pertanto a livello economico pesa parecchio, per poi non parlare del risvolto sociale visti i numeri di impiegati a vari livelli (in parte soppiantati da robot che non scioperano e lavorano 24 ore al giorno).

Poi dall’altra parte vi sono le decisioni di sindaci e governatori volte a ridurre il traffico e l’inquinamento, andando ad inibire l’accesso a determinate aree di città e non solo (salvo poi pagare un pass di accesso permettendo di inquinare e creare caos, il dio denaro tutto può), quindi nelle grandi città si cerca di limitare l’uso dei mezzi privati a favore di quelli pubblici (sarebbe bello se funzionassero veramente come dovrebbero), quindi spingendo le persone a non acquistare un veicolo che in primis non si saprebbe dove parcheggiare e poi di riflesso inutile.

Ed ecco il controsenso, da una parte l’industria ed il consumo cercano di convincere la popolazione all’acquisto di una macchina, dall’altra la politica locale non vuole altre auto in circolazione, andando così a ridurre la capacità industriale. Chi ha ragione? Secondo me nessuno dei due ma a seconda di come si guarda il problema che potrei trovarmi per le mani, entrambi hanno ragione.

Fatto sta che viviamo in un controsenso incredibile e che difficilmente verrà risolto senza causare altri problemi nel breve e medio periodo.

Ott
27

Diritto alla disconnessione

Categoria Pensieri

L’altro giorno discutevo con mia moglie relativamente al fatto di aver diritto alla disconnessione.

L’azienda per cui lavora, da sempre le ha fornito un telefono con un numero aziendale, oltre ad un portatile.

Il primo è acceso dopo l’orario di lavoro e nei fine settimana, ovviamente è configurato per ricevere email e chat di WhatsApp, tra cui quella di gruppo dove vi sono tutti i dipendenti dell’azienda.

Purtroppo capita che arrivino email e messaggi in qualsiasi momento, cosa che sottrae tempo alla famiglia e tende a creare nervosismo e stress a mia moglie che poi si riversa nel privato.

Da libero professionista ho imparato abbastanza presto la necessità di avere due numeri di telefono, uno per il lavoro ed uno privato, per non essere disturbato in orari poco opportuni, infatti ho due telefoni separati e sul numero di lavoro c’è la segreteria telefonica attiva quando lo spengo.

Ho rammentato a mia moglie che ha il sacrosanto diritto alla disconnessione e che personalmente il numero del lavoro deve rimanere spento o comunque non è obbligata a rispondere ad email o messaggi al di fuori del suo orario di lavoro, non ha la reperibilità e se altri colleghi, probabilmente vivono solo per lavorare, decidono di rispondere, fatti loro, non dev’essere la normalità essere presenti e reperibili sempre e comunque!

Ho consigliato a mia moglie di prendere un minimo la distanza dal lavoro e capire che ha una famiglia e le serve un po’ di serenità, ha un suo numero di telefono (che purtroppo al momento dell’assunzione è stato inserito nella chat aziendale e che a mio avviso deve uscirne già da tempo) e può permettersi di spegnere il numero del lavoro.

Porto sempre l’esempio dei chirurghi che vanno in ferie o finiscono il turno, non li trovi e giustamente non si fanno trovare, posso permettermelo io piccolo geometra e può permetterselo mia moglie, tanto non le riconosceranno mai il tempo donato all’azienda e non le faranno un monumento, pertanto si fa quel che si deve e basta. Non mi sembra cattiveria o poca voglia di lavorare, ma se esistono persone che lavorano e basta ( il c.d. Workaholic) non deve obbligare altri a seguire questa insana abitudine.

Ott
13

Ma non è che ci pigliano per il c…?

Categoria Pensieri

Così era solita affermare la mitica Sora Lella nel film comico 7 chili in 7 giorni e devo dire che più volte l’ho pensata quando succedono cose o si sentono affermazioni al limite della stupidità!

Oggi però penso a questa frase pensando alla fluttuazione del gas metano che continua a non essere stabile come quotazione e più che altro al fatto che a mio avviso insieme ad tanto prezioso (come prezzo) metano venga pompata dentro aria abbassandone in primis la densità e di riflesso l’effettiva quantità di metano che ci arriva in casa (fregandoci sulle bollette) ed il fatto che così facendo abbiamo fiamme più fredde e serva più tempo e maggiore quantità per cucinare e scaldare.

Come posso affermarlo? Basta vedere il colore della fiamma, durante la fornitura quasi esclusiva russa le fiamme erano azzurre e striate di giallo, sintomo che non fosse proprio tutto metano, poi siamo passati alla fornitura algerina, fiamme belle azzurre e tempi di cottura di qualsiasi cosa inferiori. Come per magia in questi giorni ecco che le fiamme sono di un colore indecifrabile e sembrano più fredde.

La mia è solo una supposizione mail metano bruciando non fa fiamme di colore diverso dall’azzurro.

Ott
10

L’ignoranza nell’edilizia

Categoria Pensieri

Dopo circa vent’anni di attività da libero professionista sono arrivato ad un punto in cui non scuso più l’ignoranza, la strafottenza e tutto quello che vi orbita intorno, un po’ perchè ormai credo di aver acquisito l’esperienza (con questo non voglio direi che non abbia ancora da imparare)  e perchè a 46 anni non ho più voglia di sopportare scuse e storie inutili.

In questi giorni credi di aver raggiunto l’apice della follia umana.

La prima è riferita alla richiesta di dati da inserire sul portale comunale per poter depositare una pratica comunale.

La parte “divertente” è che oltre a non aver inserito tutti i dati nei campi contrassegnati con l’asterisco (cosa che blocca di fatto l’avanzare della pratica sul portale comunale) sono riusciti a scrivere “nubile” al posto di “Italia”! Ed infine nel punto della Posizione Assicurativa Territoriale dell’INAIL mi hanno scritto il numero della loro polizza! L’ignoranza che riesce a superare se stessa!

La seconda vicenda è legata ad un cantiere durato quasi due anni per fare ben 400 mq di facciata, tutto dovuto ai crediti bloccati a Roma (mi raccomando cari politici, continuiamo a non prendere una decisione sul punto ma procrastiniamo nel tempo la cosa, continuiamo così!), per fortuna l’impresa ha completato l’intervento lasciato a metà, così da evitare danni e problemi all’interno degli appartamenti, ma il bello deve ancora arrivare!

Il primo problema è che hanno sostituito delle lastre in ardesia ma nella posizione sbagliata, quelle da sostituire erano e sono a copertura di un’edicola votiva, l’impresa dopo mie spiegazioni sul punto ha sostituito quelle sotto l’edicola votiva!

Ed infine ha fatto sparire il lampioncino che illuminava l’edicola votiva, presente in cantiere sino allo smontaggio dei ponteggi e ora persa chissà dove!

La cosa che più mi fa rabbia è il cercare una scusa sull’operato chiaramente errato, infatti a seguito della mia lamentela la risposta è stata quella di aver anticipato dei denari per l’intervento, come se questo perdonasse aver sbagliato e non aver vigilato sull’operato delle maestranze!

Oggi ho riattacato il telefono in faccia ad una persona, stufo di scuse e parole inutili, non ne ho più voglia!

Aggiornamento delle 16.00 – Impresario a cui un amministratore ha consegnato la documentazione da circa un mese o forse poco più che chiama, senza presentarsi quasi e volendo delle risposte al volo nonostante abbia detto che stavo facendo altro! Ma io dico, sono occupato, un po’ di rispetto per gli altri! Poi magari sono di quelli che se li si cerca poi rispondono che avevano da fare come se lavorassero solo loro! Ma vadano tutti a fare…. un giro….