Lo sfogo

Piccoli e grandi sfoghi personali sulle sventure che mi capitano

Apr
09

Libri: Anatomia di un delitto di Jefferson Bass

Categoria Libri

A dispetto del nome, che ad un primo impatto sembra essere di una sola persona, in realtà il libro è scritto a quattro mani da un antropologo forense (Bill Bass, autore tra l’altro di molti libri scientifici ed ideatore de “La fabbrica dei corpi”, luogo noto per essere un laboratorio a cielo aperto dove vengono studiati i corpi nei vari stadi della decomposizione) ed un giornalista (Jon Jefferson divulgatore scientifico e documentarista), dando vita a libri molto piacevoli da leggere e dettagliati in maniera da non essere noiosi a chi non è del mestiere o ha studiato medicina.

Il libro l’ho letteralmente divorato, appassionato dalla storia molto coinvolgente e dalla simpatia del protagonista, l’immancabile Dottor Bill Brockton già conosciuto nel precedente libro “Rigor mortis”, letto alcuni anni fa durante le ferie in Croazia.

Il Dottore, calmo e studioso, perde le staffe quando apprende che i creazionisti stanno contrastando l’evoluzionismo (i fatti scritti in realtà sono reali e anche negli ultimi anni sono stati oggetto di alcune attenzione anche dei giornalisti italiani), da quel momento la sua vita prende una piega inaspettata e viene accusato di un efferato omicidio. Di più non posso raccontare perchè altrimenti potrei rovinare la lettura agli altri.

COme dicevo in precedenza il libro può essere letto anche da chi non conosce la medicina (molto utile è lo schema del corpo umano e del cranio umano stampato in fondo al libro), gli argomenti trattati sono un po’ crudi, ma credo che chi ha letto gli altri post sui libri che ho letto in precedenza abbiamo ormai capito quali sono i miei gusti letterari. Ora ho da leggere il nuovo libro uscito da poco, ma penso che prima mi dedicherò ad un altro autore.

Il dottor Bill Brockton, creatore della “Fabbrica dei corpi”, è al lavoro su un nuovo, inquietante caso: sulle montagne intorno a Chattanooga, nel Tennessee, è stato infatti ritrovato il cadavere di un uomo vestito con abiti femminili. Il delitto è particolarmente efferato, però, grazie allo stesso Brockton e a Jess Carter, l’anatomopatologa della contea di Knoxville, non si tarda a scoprire almeno l’identità della vittima: era un insegnante, Craig Willis, accusato due anni prima dello stupro di un minore e poi assolto. Il caso sembra quindi chiuso, ma, pochi giorni dopo, una macabra scoperta attende il dottor Brockton: qualcuno è penetrato nel suo “laboratorio a cielo aperto” e, nella ricostruzione della scena del delitto Willis, ha sostituito il corpo dell’uomo con quello di Jess Carter. Sconvolto, Brockton si ritrova a essere l’unico indiziato di quell’orribile omicidio sulla scorta di prove indiziarie, ma apparentemente schiaccianti. E dovrà far ricorso a tutte le sue conoscenze scientifiche per non finire dietro le sbarre… insieme con quei criminali che lui stesso ha fatto condannare.

Apr
08

Possibili novità per i centuauri

Categoria Garage, Informazioni

Si sa, tra tutti i mezzi che circolano per le nostre strade, le moto sono quelle che possono mettere a rischio la salute di chi le utilizza. Da “centauro” (definirmi un vero centauro guidando tutti i giorni lo scooter non è proprio vero) con parecchi chilometri alle spalle non posso che confermare la cosa. Mi è capitato spesso di vedere incidenti con coinvolti mezzi a due ruote e non sempre i danni alla persona sono stati lievi.

Ebbene è stato approvato o è ancora in fase di disamina un nuovo disegno di legge per apportare delle sostanziali modifiche al codice della strada, le più interessanti sono proprio quelle per i centauri di ogni età ed equipaggiati di mezzo a due ruote (credo anche i quad potrebbero essere interessati) dal cinquantino in su.

Il disegno di legge è il n° 1720, che si occupa anche di altre cose oltre che interessarsi dei centauri:

Art. 171 – (Dotazione di sicurezza per la conduzione di veicoli a due ruote)

1. Durante la marcia, ai conducenti, e agli eventuali passeggeri, di ciclomotori e motoveicoli è fatto obbligo di indossare indumenti e di tenere regolarmente allacciato un casco protettivo di tipo omologato, in conformità con i regolamenti emanati dall’ufficio europeo per le Nazioni Unite – Commissione economica per l’Europa e con la normativa comunitaria.

2. Ai fini di cui al comma 1:
a) per i veicoli fino a 11 Kw è obbligatorio l’utilizzo del casco integrale; (NDR: la vespa, lo zip, e tutti gli scooter da città)
b) per i veicoli da 11 Kw a 25 Kw è obbligatorio l’utilizzo di un casco integrale, di guanti per la protezione delle mani, e di giacca tecnica con protezioni per spalle e gomiti;
c) per i veicoli da 25 Kw a 52 Kw è obbligatorio l’utilizzo di un casco integrale, di guanti per la protezione delle mani, e di giacca tecnica con paraschiena integrale e con protezioni per spalle e gomiti;
d) per i veicoli oltre 52 kw è obbligatorio l’utilizzo di un casco integrale, di guanti per la protezione delle mani e di una tuta tecnica o di una giacca tecnica con paraschiena integrale e con protezioni per spalle e gomiti e di pantaloni tecnici con protezioni per fianchi e ginocchia.

3. Sono esenti dagli obblighi di cui al comma 2, i conducenti e i passeggeri:
a) di ciclomotori e motoveicoli a tre o quattro ruote dotati di carrozzeria chiusa;
b) di ciclomotori e motoveicoli a due o a tre ruote dotati di cellula di sicurezza a prova di crash, nonché di sistemi di ritenuta e di dispositivi atti a garantire l’utilizzo del veicolo in condizioni di sicurezza, secondo le disposizioni del regolamento.

4. Chiunque viola le disposizioni di cui ai commi 1 e 2 è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 74 a euro 299. Quando il mancato uso degli indumenti e del casco riguarda un minore trasportato, della violazione risponde il conducente.

5. Chiunque importa o produce per la commercializzazione sul territorio nazionale e chi commercializza indumenti e caschi protettivi per motocicli, motocarrozzette o ciclomotori di tipo non omologato è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 779 a euro 3.119.

6. Gli indumenti e i caschi di cui al comma 5, ancorché utilizzati, sono soggetti al sequestro ed alla relativa confisca, ai sensi delle norme di cui al capo I, sezione II, del titolo VI

Da questo testo emergono molte cose che potrebbero far preoccupare chi solitamente la moto o lo scooter li utilizza solo per circolare in città, dove i nemici giurati dei centauri sono (studio di alcuni mesi fa condotto dall’ACI in collaborazione con l’omologo spagnolo) le buche, le strisce pedonali e le righe in genere che diventano scivolose con la pioggia, i tombini e poi la scarsa attenzione di chi guida. Molti incidenti avvengono spesso tra moto che si scontrano tra loro, ma anche l’eccessiva velocità di conduzione del mezzo e così via.

Il problema è che sarebbe una follia pensare di dover circolare per le strade delle città con un casco integrale durante il periodo estivo, con conseguente rischio di cuocersi la testa sotto il sole canicolare, aggiungendo anche guanti e giacche tecniche (che oltretutto costano anche dei bei soldi), con conseguente rischio di farsi venire un colpo per il troppo caldo.

Sarebbe forse più sensato obbligare i centauri ad indossare abbigliamento tecnico in caso si percorrano le autostrade e le strade di grande scorrimento, dove le velocità sono maggiori che in città. Dall’altra parte dovrebbero essere obbligati i comuni ed i gestori delle strade ad intervenire rapidamente per riparare le buche, rimuovere olio e gasolio persi dai veicoli oltre a rimuovere la sabbia dalle curve. Il tutto per cercare di migliorare una condizione che ora penalizza molto la sicurezza di chi gira abitualmente per lavoro (ma anche per diletto) sulle due ruote, cercando di non congestionare ulteriormente le strade delle città.

Sembra che il governo abbia fatto pressioni per modificare queste potenziali nuove regole, trovandole un po’ assurde e complesse da applicare e far rispettare. Ora non resta che aspettare.

Fonte: WinTricks

Apr
04

Festa del pene (in Giappone)

Categoria Informazioni

Ebbene si, oggi in Giappone è la festa del pene, non avete letto male parlo proprio della parte anatomica maschile!

E’ anche conosciuta come il festival shintoista della fertilità, più esattamente la data varia di anno in anno per essere sempre festeggiata la prima domenica di aprile.

Apr
01

In cerca di relax

Categoria Pensieri

Sarà sicuramente il cambio di stagione (ma non doveva essere primavera?), il cambio dell’ora (quanto lo detesto), la stanchezza, la casa, insomma mischiamo bene il tutto ed ecco che mi trovo fiacco e un po’ stressato, in cerca di relax e con poca voglia di fare. In questi giorni faccio fatica a mantenere la concentrazione e anche scrivere una lettera mi impegna più del dovuto, anche scrivere il blog è un po’ difficile per mancanza di spunti che mi stimolino.

Fatto sta che sto dando fondo alla mia libreria musicale, in cerca di brani che possano darmi conforto durante il poco tempo libero. Sto passando da Michael Jackson ad Allevi, fino ad arrivare ad alcuni vecchi brani progressive. Insomma sto usando la musica come anestetico per la mente, e in parte la cosa funziona abbastanza bene.

Vorrei tanto poter staccare un attimo da tutte le cose e prendermi qualche giorno di relax lontano dal solito guazzabuglio di tutti i giorni, ma le ferie sono lontane, anzi lontanissime.

Mar
31

Libri: Tagli di Karin Slaughter

Categoria Libri

E’ da molto tempo che non parlo di libri che ho letto, non perchè non ne abbia letto, anzi, ma il problema è trovare il tempo di parlarne.

Il libro che ho terminato di leggere da poco non è male, un po’ crudo in alcuni passaggi e finito in maniera strana, dando quasi l’idea che la scrittrice si sia lasciata la porta aperta per un seguito, anche perchè la storia è finita senza finire realmente.

Una grossa pecca, se poi si considera che ho letto la versione cartonata, è la traduzione un po’ grossolana e che ci sono alcuni errori di stampa/battitura. Il libro è come sempre consigliato agli amanti dei thriller e delle scene forti. L’ho letto senza troppa difficoltà e ho apprezzato alcuni personaggi umani e forti allo stesso tempo, una su tutte la poliziotta Lena, che nasconde profonde ferite nell’anima e che grazie allo zio riuscirà in parte a ricucire.

  • È sabato sera e gli abitanti di Heartsdale si sono dati appuntamento alla pista di pattinaggio per trascorrere in compagnia la serata estiva. Anche Sara Linton, medico legale e pediatra della città, volteggia sulla pista aspettando il suo ex marito Jeffrey, capo della polizia. D’un tratto incrocia tra la folla Jenny, una ragazzina un tempo sua paziente. Nel passarle accanto, Sara sfiora la sua sacca e una densa macchia di sangue le imbratta il vestito. Giusto il tempo di accorgersi dell’accaduto e Jenny è già sparita, ma poco dopo Sara la ritrova nel parcheggio: sta puntando una pistola alla testa di un ragazzino. Nel silenzio spettrale che avvolge la scena, riecheggia un colpo e Jenny cade a terra, uccisa. Con il procedere delle indagini, si scopre che quella apparente rissa tra adolescenti cela in realtà un quadro ben più drammatico. Il corpo di Jenny è pieno di tagli e reca tracce di terribili violenze. Toccherà a Sara e a Jeffrey, con l’aiuto della giovane detective Lena, portare alla luce una rete di abusi perpetrati per anni e risvegliare l’intera contea di Grant dal peggiore degli incubi.
Mar
30

Regionali 2010

Categoria Pensieri

E anche le elezioni regionali sono finalmente passate, si sono visti i vincitori, gli sconfitti, le proiezioni, la cartina dell’Italia con le percentuale ed i colori. C’è chi ha vinto in modo schiacciante, chi per un sofflio, alcuni politici fanno della propria vittoria una proiezione sulle decisioni dell’intera popolazione, affermando che uno schieramento ha stravinto, confermando determinate idee, mentre ovvimanente gli altri affermano l’esatto contrario.

Alcune regioni non hanno cambiato partito, altre invece hanno ribaltato la decisione precedente. Ma in tutto questo è emerso un dato molto importante, l’astensione di circa il 40% della popolazione, una fetta abbastanza importante, considerando i numeri.

L’impressione tutto sommato è che i politici non sembrano essere poi così preoccupati, nonostante con l’avvicinarsi del giorno delle elezioni gli inviti ad andare a votare ci sono stati.

Un’altra cosa, avventuta anche nelle precedenti elezioni nazionali, è il bilanciamento dei voti, chi vince, salvo rari casi, lo fa per pochi voti di più rispetto al suo diretto avversario. Ma anche questo sembre non interessare i politici. Probabilmente applicano la regola “non importa vincere di un metro o di un chilometro, l’importante è vincere”, comunque l’essere sempre molto vicino al proprio avversario non permette tutta la serenità di governare che un vincitore dovrebbe avere.

Una cosa che ho notato dai servizi della televisione con le riprese dei seggi, le persone che sono andate a votare avevano tutte un’età avvanzata, giovani pochi, ma probabilmente è stato un caso. Nonostante questo mio pensiero, ho la sensazione che i giovani non siano per niente interessati a quello che succede nei palazzi del potere (forse preferiscono ammazzarsi di canne ed affini), poi ci penso e noto che forse tutti i torti non li hanno. Politici corrotti, sesso in cambi odi favori, droga, travestiti e mazzette varie, certo non sono un buon biglietto da visita, altre cose che possono far desistere le persone dal votare sono anche le promesse fatte a vuoto, sotto elezioni vengono promesse alcune cose e che poi sistematicamente vengono disattese! Questo non va bene, per niente.

Ora inizieranno le polemiche e le solite discussioni della politica e si verseranno migliaia di parole, speriamo che i votati si mettano al lavoro e non si facciano distrarre da altre cose e che lavorino per il bene di tutti e non per il loro seggiolino ed il portafoglio. Speriamo.

Mar
26

Il problema digital divide permane

Categoria Internet, Vario

La mia passione per l’informatica e la tecnologia in genere (ma non solo, mi piace la meccanica e la musica, tanto per dire altre mie passioni) nel bene o nel male mi ha sempre spinto ad aggiornarmi, un po’ perchè il lavoro di geometra è in larga parte legato all’uso del computer e di programmi di varia natura (cad, office e altri applicativi specifici) che per forza di cose vengono aggiornati nel tempo, e un po’ perchè mi incuriosisco facilmente di tutte le novità e la voglia di sperimentare e poter giudicare in prima persona un prodotto senza farmi influenzare dagli altri. Ad esempio molti utenti amano Firefox, io preferisco Opera, nonostante il primo sia più diffuso.

In questi giorni, quale sperimentatore del Processo Civile Telematico, mi sto letteralmente picchiando con l’invio degli atti alla cancelleria del Tribunale di Genova, nello specifico quella che si occupa delle Esecuzioni Immobiliari. Dopo aver avuto cura di far stare dentro i 10 mb assegnati dal Ministero della Giustizia agli allegati, una relazione, fotografie, scansioni e altri documenti, il tutto in files PDF, frmato digitalmente ogni file, come richiede la normativa, ho effettuato l’upload sul server e li sono iniziati i problemi, non si riesce a creare la “busta” XML da inviare al server che poi la smisterà alla cancelleria corretta.

Ad ogni tentativo il server ha risposto con una serie messaggi di errore che poi non hanno creato avvisi di alcuna natura, sentita l’assistenza dedicata, effettuata la connessione remota per mostrare al tecnico il problema e se le operazioni compiute fino a quel momento erano esatte (per fortuna lo erano) la risposta è stata che avrebbe passato ai tecnici la cosa e che vedevano di capire dove fosse il problema, quindi mi avrebbero ricontattato.

Ho segnalato anche, durante la telefonata, che come browser per il collegamento al server era utilizzato Mozilla (Opera non ne vuole sapere di leggere il certificato di sicurezza) e che la mia macchina era equipaggiata con Windows Vista x64. Per fugare ogni dubbio sul browser abbiamo anche tentato un accesso con IE che stranamente ha funzionato senza intoppi, ma i problemi hanno continuato a presentarsi.

La persona con cui parlavo mi ha anche segnalato che il problema potrebbe essere legato al sistema operativo. E qua mi sono domandato, come spesso mi è già capitato, come i programmatori lavorino. Nel 2010 i sistemi operativi a 64 bit sono una realtà e non è poi così raro e remoto trovare computer in vendita dotati di questi sistemi. Per analogia chi progetta i programmi e i portali con cui ci si deve interfacciare dovrebbe prevedere di trovarsi davanti utenti che utilizzano sistemi di ultima generazione. Si può tollerare di avere inizialmente qualche difficoltà, ma nulla di più, con il tempo i problemi dovrebbero essere sistemati e la differenza tra i sistemi operativi annullata in maniera definitiva.

Poi però penso alla media dei computer presenti nei vari enti pubblici e quando va bene ci si trova davanti a computer dotati di Windows XP, quando va male i computer sono ancora dotati di Windows 98 o NT e 2000, con un uso di computer ormai più che superati ed obsoleti.

Ed ecco che ci si scontra con il digital divide, io ho un computer di ultima generazione (ho anche il DVD di Windows 7, ma non l’ho ancora installato) e ho le mie esigenze, gli enti hanno computer che dire superati è ancora essere gentili, quindi conoscendo le finanze degli enti pubblici in genere che vengono stanziati per il rinnovamento dei computer, si arriva che devremo avere il computer obsoleto noi per poter comunicare con gli enti, visto che il riferimento sono loro e non gli utenti.

Ora sono in attesa di sapere come risolvere il problema dell’invio dei documenti, spero che si risolva tutto bene e senza dover impazzire.

Mar
25

Basta politici in televisione

Categoria Pensieri

Sarebbe bello poter dire basta politici, ma purtroppo non si può, o almeno è quello che ci hanno insegnato a pensare. Da quando siamo in dirittura d’arrivo per le regionali le cassette della posta traboccano cartaccia, le strade sono ricoperte di volantini e i politici stanno diventando inevitabili. Prima delle elezioni in più il più dei cartelloni pubblicitari erano ricoperti dai soliti faccioni, noti e non.

La politica, per come la vedo io è noiosa e le persone non riescono ad avere una discussione civile quando la si affronta, un po’ come nel calcio, quindi se posso evito di parlarne. Non credo sia di interesse di nessuno sapere per chi voto e per quale partito.

Negli anni la politica è più simile ad una scazzottata, qualcuno fa un’affermazione volutamente d’effetto e dall’altra parte gli viene risposto con gli stessi toni, poi si lanciano gli opinionisti, i giornalisti e l’uomo della strada, il tutto elevando i toni e cercando quasi volontariamente lo scontro.

Vabbè che ormai la nostra civiltà moderna, che di civile ha ben poco, ci porta a dover urlare per essere ascoltati, alcuni sono dell’opinione che chi urla di più ha automaticamente ragione, senza pensare che forse non è proprio così e che sta facendo la figura del cafone.

E’ mia personale convinzione che il più delle discussioni che i politici ingaggiano davanti agli obiettivi delle telecamere, in realtà siano quasi preparate in precedenza, il tutto seguendo un copione ben congegnato, tanto per far versare un po’ di parole e distraendo la popolazione da altre cose. Non si spiegherebbe il perchè del forte consenso di tutti gli schieramenti quando i politici decidono di aumentarsi lo stipendio o avere qualche altra comodità pagata dai contribuenti, ci fosse astio vero lo scontro ci sarebbe per ogni minima cosa.

Tornando al titolo del post, sta facendo molto clamore la decisione di sospendere i talk show sulla politica, credo uno su tutti “Annozero” e “Ballarò”, programmi che non ho mai guardato e che credo non guarderò mai. Ovviamente uno schieramento ha accusato l’altro di fare un uso strumentale delle trasmissioni, gli altri hanno risposto che non c’è libertà e così via, insomma un gran caos, parole forti, accuse e richieste del Presidente della Repubblica di calmarsi e che sistematicamente non viene ascoltato.

Secondo un vecchio adagio “un bel tacer non fu mai scritto”, e la cosa non è poi così campata in aria, infatti spesso nelle baruffe entrano in gioco anche figure che potrebbero starsene in disparte, invece alimentano lo scontro (ovvia ricerca di protagonismo), cercando forse di salire sul carro dei vincitori a disputa finita. Sempre secondo questo detto, sempre attuale, alle volte chi viene attaccato, giustamente o ingiustamente, potrebbe avere anche l’intelligenza di lasciar correre, prima o poi chi strepita si stuferà. Invece di andare in televisione a muovere accuse o per rispondere a delle accuse, i nostri cari (in senso che li paghiamo troppo) politici potrebbero vedere di dimostrare alla popolazione quanto valgono in pratica, mostrando che lavorano e che si danno da fare ogni giorno per aiutare tutti, da chi ha molti soldi per arrivare a chi di soldi non ne ha per niente.

PEr questo motivo avrei una soluzione, visto che ormai in televisione in un modo o nell’altro c’è qualcuno che litiga, che sia politica, calcio o un reality, non mandiamo più in televisione i politici. Basta talk show, comparsate ed ospitate, basta mostrarsi e far vedere chi urla di più, il loro lavoro sarebbe (purtroppo è la realtà dei fatti) stare in parlamento e dibattere li di cosa è meglio per la nazione, rimboccarsi le maniche e portare avanti la nazione. Basta accuse, basta liti e quindi basta televisione.

Semplice ma impossibile, purtroppo. Come direbbe un comico molto noto “più fatti e meno pugnette!”.

Mar
23

Portatile, palmare, cellulare…

Categoria Pensieri

Ogni tanto osservo la quantità di oggetti che mi porto appresso ogni giorno, lavorativo, e penso a quanta zavorra mi trascino in giro.

La mia borsa da geometra si compone da:

  • porta-blocco e blocco di carta per appunti (contenente righetta da 30 cm)
  • torcia maglite
  • bussola
  • libretto di circolazione dello sccoter (non mi piace l’idea di lasciare i documenti nel sottosella)
  • portaspiccioli
  • palmare
  • due cellulari (uno di lavoro ed uno privato)
  • chiavi di casa

In più aggiungerei, a seconda dei casi, metro retratteli, disto laser, alle volte l’igrometro (quando non me lo porto con tutta la scatola contenete altri strumenti) e le ovvie tonnellate di carta delle pratiche, per firme, consegne e altre mille scartoffie! Poi ovviamente ci sarebbero le altre cose che sistemanticamente dimentico di infilarle nella borsa e che potenziamente mi sarebbero utili.

Alle volte mi piacerebbe molto avere una sorta di iPad, che però per ora trovo un po’ limitato e poco utile, per potermi portare dietro i files senza dover necessariamente avere il portatile (quello lo porto con me solo quando mi è necessario, 3,5 kg li lascio volentieri a casa quando posso), il tablet PC potrebbe essere un valido aiuto. Una cosa che mi piacerebbe molto un oggetto che possa unirne molti senza limitazioni di utilizzo e versatile. Unica cosa che lascerei separato da un oggetto del genere è il telefono, ma per il resto sarebbe bello poter prendere l’appunto, poi disegnare una planimetria con le quote (a mano), poi magari leggere una relazione in PDF (magari apportare qualche modifica ad una relazione, non certo scriverne una su di un dispositivo touch), vedere foto e così via.

Come dicevo l’iPad, molto pubblicizzato, della mela morsicata sarebbe stato un oggetto interessante, non fosse per le scelte tecniche a cui deve sottostare. La prima cosa è l’assenza voluta del multi-task, devi sottostare ad utilizzare un programma alla volta, poi la scelta, non nuova in casa Apple, la batteria integrata. Sinceramente la trovo una limitazione, considerando che un dispositivo del genere potrebbe essere soggetto ad un calo naturale della batteria! I 500 cicli vita della batteria non è poi così lontana come si può pensare.

So che sul mercato esiste anche un tablet prodotto dalla HP e vitalizzato da Seven, però ammetto di non essermi molto documentato, salvo guardare qualche immagine sul web. La cosa peggiore di questi aggeggi è il prezzo, a questo punto prenderei un portatile, almeno ho un computer tra le mani, poi magari posso sbagliare.

Mar
22

Rai, di tutto di più! Veramente?

Categoria Vario

Che io non sia un estimatore della televisione non è certo un mistero, tanto meno della TV di Stato. Però devo ammettere che qualche volta la Rai è riuscita a mettere a segno alcune cose interesanti, ma non troppe.

Negli anni la televisione di Stato ci ha propinato programmi al dir poco noiosi e discutibili, che nonostante tutto hanno anche fatto buoni ascolti (meno male che non la pensiamo tutti alla stessa maniera), tra questi metterei i varii reality (anche Mediaset dal canto suo non è di certo meglio), con polemiche, problemi e figuracce veramente al limite. Tra le ultime dire che la figuraccia dell’Isola del Famosi (ho solo sentito distrattamente dei discorsi alla radio) dove prima gli ospiti si sono fatti male, poi Busi ha sparato a zero su tutto e tutti, con fuga di “famosi” ed allontanamenti volontari (non ne sono convinto).

Poi sono arrivate alcune fiction che tutto sommato sono state piacevoli, tra queste ricordo “Raccontami” che ha avuto un successo talmente inaspettato da spingere la Rai a creare una seconda ed una terza serie (poi pare si fermeranno li). Un’altra fiction azzeccata è stata “L’ispettore Coliandro” nato dalla penna dello scrittore Lucarelli, simpatico, quasi al limite dell’essere uno sbruffone, un po’ casinista ma estremamente simpatico. Di questa fortunata serie, composta da quattro episodi per stagione (siamo alla terza), questa volta, nonostante gli ottimi risultati ed il seguito del pubblico, mamma Rai ha deciso di mandarne in onda solo due puntate delle quattro previste!

I fan sembrano esserci rimasti male di tale scelta, appresa attraverso il canale ufficiale aperto su Facebook, attraverso cui la produzione segnala che la prossima sarà l’ultima puntata!

Certo, meglio pensare a programmi come quello di Pupo ed il principe (non sopporto ne l’uno ne l’altro), oppure quello di Gigi D’Alessio (idem come prima), oppure agli pseudo vip dell’isola che sarebbero rimasti nel dimenticatoio di molte persone, oppure ai motivi per cui Crespo (se non erro) ha abbandonato “Ballando con le stelle”.

Per poi non parlare della penosa telecronaca della Formula 1, dove tutto sommato il cambio di regole ha giovato allo spettacolo ed alla competizione, ma raccontata in maniera penosa, con una mare di inviati che poco o nulla capiscono di cosa realimente stia succedendo in pista. Il tutto condito da un certo disinteresse per la bagarre nelle retrovie, interessandosi solamente della Ferrari e poco altro. Anche Shumacher non è stato poi così considerato, nonostante il ritorno in pompa magna.

Giorni fa durante l’ora di cena è saltata fuori un’idea che non sarebbe male se fosse realizzabile, ormai siamo abituati a pagare per quello che realmente consumiamo, dal telefono, alla connessione al web, quindi perchè non trasformare tutte le televisioni in pay tv? Quindi io voglio vedere la Rai? Pago per vederla. Non voglio vederla? Non pago e non la ricevo e così via.

L’unica nota negativa è che la Rai tessera Rai non la prenderebbe nessuno, anche solo per far loro un dispetto! Forse io sarei tra quelli!