Lo sfogo

Piccoli e grandi sfoghi personali sulle sventure che mi capitano

Nov
24

Non offendere mai nessuno

Categoria Pensieri

Siamo ad un punto dove il politicamente corretto è arrivato a livelli folli e se si fa anche semplicemente una battuta prima si deve fare un preambolo per avvertire della battuta che arriverà in seguito e che potrebbe offendere qualcuno.

In rete spesso capita di leggere una frase attribuita erroneamente a Dostoevskij e che recita: arriveremo ad un punto in cui non potremo dire ad un imbecille che è tale per timore di offenderlo.

Onestamente non mi faccio problemi ad esprimere la mia opinione, se ne vale la pena, e me ne infischio se qualcuno si offende, problemi suoi non miei, non critico a vuoto e solitamente motivo il mio giudizio.

In oggi abbiamo una società piatta ed introversa che si interfaccia con il mondo attraverso lo schermo del cellulare, dove esistono leoni da tastiera che poco o nulla capiscono o sanno, hanno solo una tastiera e una vita insulsa ed inutile.

Trovo che si dovrebbe fare un passo indietro e lasciare libere le persone di esprimersi senza troppe pippe mentali.

Nov
21

Viviamo nel merdocene

Categoria Pensieri

Non so se avete letto o sentito il termine merdocene, traduzione italiana di “enshittification”, un neologismo coniato dal giornalista e attivista canadese Cory Doctorow per descrivere il peggioramento metodico dei servizi offerti dalle grandi piattaforme digitali, come social media, motori di ricerca o e-commerce.

Ho chiesto a perpelxity di definirmi il termine e questa è la sua risposta:

Il termine “merdocene” indica una nuova fase storica caratterizzata dal decadimento sistematico della qualità delle piattaforme digitali, dei beni di consumo, della cultura e dei servizi, dominata da logiche di profitto a breve termine che vanno a discapito di qualità, autenticità e benessere collettivo.

Tale termine può comunque essere utilizzato anche per definire io decadimento generale nella qualità, non del costo, anche per beni di consumo in generale, ma ancor più per alcune persone, professionisti e non solo.

Mi capita di intervenire su lavori iniziati o terminati da imprese e seguiti da tecnici terzi e sempre più spesso vedo un pressappochismo disarmante e sconfortante. Errori grossolani forse dettati da inesperienza o disattenzione, scelte discutibili e non condivisibili.

Vedo che anche le persone in generale sono diventate superficiali in generale, puntano allla mediocrità, al sopravvivere, trasportati dagli eventi come si di un fiume e purtroppo la tecnologia non ha aiutato, anzi ha alimentato una mediocrità preoccupante. Tutti avendo un cellulare in tasca e usando i vari chatbot pe sano di sapere e capire tutto di qualsiasi cosa li circondi.

Il mondo è peggiorato e sicuramente se la via è questa non migliorerà in tempi brevi, purtroppo.

Nov
17

Telemarketing aggressivo

Categoria Pensieri

Da relativamente poco tempo abbiamo cambiato il fornitore di elettricità e gas per casa, casa in campagna e studio, le tariffe inizialmente molto vantaggiose del precedente fornitore (cambiato poco prima dei problemi dovuti al conflitto in Ucraina e con tariffa bloccata per due anni) con il passare del tempo sono divenute ben poco vantaggiose, dopo l’attenta analisi di mia moglie abbiamo fatto il cambio con molta soddisfazione.

Non che prima non ricevessi telefonate di telemarketing, anzi, però casualmente dopo aver abbandonato il precedente gestore come per magia vengo tormentato da telefonate abbastanza aggressive da presunti dipendenti del nuovo gestore con cui vengo informato che la tariffa sottoscritta non è in realtà disponibile e loro bontà mi passerebbero ad altro gestore regionale che ha tariffe migliori. Peccato che sia una truffa!

Ormai la mia diplomazia è venuta meno visto che continuo ad essere sommerso da telefonate che non desidero ricevere (purtroppo sul numero del lavoro devo rispondere ai numeri che non conosco, potrebbero essere nuovi clienti o altre persone che mi cercano per mille motivi) e ormai rispondo a mia volta in maniera aggressiva facendo presente che è un tentativo di truffa, ovviamente il soggetto di turno cerca di mantenere una certa pseudo serietà e cerca di convincermi di essere il mio fornitore, peccato che per modifiche di questo tipo i gestori seri inviano email con documenti a corredo ed avvisano sulla loro app, non contattano con numeri di telefono vari e fantasiosi.

Permane la mia personale convinzione che il vecchio gestore abbia fornito i miei dati ed il nome del nuovo gestore (lo conoscono visto che devono passarsi l’utenza) a soggetti di dubbia moralità che cercano di fregarmi, non c’è motivo che di colpo venga sommerso di telefonate di questa natura proprio al passaggio al nuovo gestore, in alternativa potrei pensare che il nuovo gestore abbia subito un data breach poichè i dati in mano a questi individui sono molto dettagliati.

C’è chi dice che a pensar male si commette peccato ma solitamente non si sbaglia, spero che le telefonate finiscano presto.

Nov
13

Così eliminiamo il degrado?

Categoria Pensieri

Genova è una città complessa, stretta tra mare e colline, più lunga che larga, poche strade tortuose e strette, pochi parcheggi e case ammassate una sull’altra, è una particolarità della città ma anche un handicap, tutto questo rende spostarsi complesso e tendenzialmente caotico.

Con le varie giunte comunali sono partite varie idee il più delle volte discutibili e di dubbia utilità, la prima idea è stato ricolorare le serrande delle botteghe chiuse poste sotto gli arconi della ferrovia parallela a Via Buranello. Con la tinteggiatura hanno deciso di aggiungere scritte o disegni di varia natura, ha risolto qualcosa? No perchè oggi gli arconi sono in fase di ristrutturazione e le serrande sono state rimosse e smaltite.

Poi per normativa abbiamo deciso di dipingere le carreggiate per le piste ciclabili ignorando il codice della strada che prevederebbe una posizione protetta dal traffico normale, inoltre sistematicamente non vengono utilizzate e le poche biciclette e monopattini zizzagano tra le auto senza che nessuno si lamenti, per poi non parlare del pericolo per moto e scooter che transitano sopra la vernice di righe e corsie che diventano molto scivolose.

Ultima idea sono alcune sorte di murales fatte su alcuni tratti stradali, autofinanziati, con cui hanno chiuso alcuni tratti di strade o parcheggi (già ne abbiamo pochi in generale), anche qua l’idea la trovo discutibile, a che pro chiudere strade o togliere parcheggi per fare dei disegni sull’asfalto? Secondo me nessuno!

Nov
11

Opera

Categoria Internet

Sono un utilizzatore del browser Opera da prima che eliminassero il banner per ila versione a pagamento, pertanto si parla di una vita ormai.

È sempre stato un browser molto completo e veloce, inoltre ha integrato il download manager, un client di posta, chat e torrent, oltre ad avere la navigazione a Tab, cosa oggi comune e diffusa, ma all’epoca non utilizzata.

Inoltre ha inserito anche lo Speed Dial per i siti.

Ho sempre apprezzato queste funzioni, tanto che oggi è il browser che uso praticamente ovunque (tranne il cellulare privato, lì c’è Ark Search), sincronizzato tra PC e cellulare per ritrovare le cose senza impazzire.

Nel tempo ho provato quasi tutti i browser ma sono sempre tornato ad Opera e non apprezzo Chrome anche se di fatto condividono parte del codice ed il motore, peccato il suo originario lo preferivo.

Preferivo anche le impostazioni molto più dettagliate come ad esempio poter cancellare i file temporanei e i cookies alla chiusura del browser e non salvare nessun url inserito nella navigazione, cose d’altri tempo.

Non credo che passerò mai ad altro nonostante l’ampia offerta del mercato, ho giusto altri browser installati per quei siti (solitamente della pubblica amministrazione) che non vogliono supportare Opera o che comunque creano problemi vari.

Nov
07

E anche Halloween c’è lo siamo tolto dai…

Categoria Pensieri

Insieme a carnevale, halloween è una festa che non ho mai compreso.

Non ho mai amato travestirmi a carnevale salvo all’asilo (da Zorro e non so nemmeno perché), poi molto rapidamente ho perso interesse anche a stupidi scherzi che invece divertivano altri.

Settimana scorsa ho visto bambini ed adulti circolare per le strade travestiti da demoni per andare a suonare alle porte per i dolcetti.

Ancora ancora capisco i bambini, è un gioco, ma gli adulti del vecchio continente, adulti senza figli che si truccano proprio non la capisco.

Non è una nostra festa, è stata importata dal paese stelle e strisce che del marketing fa gran vanto, riuscendo a vendere la propria cultura al di fuori dei confini, ma che proprio non tollero e mai capirò!

Per fortuna ora per un anno si quieta.

Nov
05

Non mi fido del cloud

Categoria Internet

Ammetto che non ho mai avuto molta fiducia del cloud, ricordo che quando leggevo della nascita di questi servizi ho sempre avuto un certo timore senza un preciso motivo.

Due settimane fa a causa di un problema di AWS alcuni servizi hanno smesso di funzionare di colpo, sia giochi online (e qua chi se ne frega) ma anche altri servizi AI (e qua chi paga di sicuro ha avuto qualche problema) ed altri servizi anche di Amazon.

Tempo addietro ci sono stati altri problemi di altri con altri servizi online, famoso il blocco di Google a causa della mancata installazione di dischi nei RAC di rete (uno dei dipendenti sembra avesse marcato visita e i lavori hanno rallentato) e conseguente blocco di quasi tutti i servizi cloud ed email.

Poi ci sono anche i servizi che chiudono cancellando tutto l’archivio o come ImageShack che ha deciso di bloccare i profili gratuiti rendendo indisponibili le foto salvate se non dietro pagamento dell’abbonamento, non proprio piacevole e simpatico nei confronti degli utenti anche se non paganti.

Personalmente ero tra gli utenti che si erano trovati senza email a causa di un guasto con quasi incendio all’interno della farm di Aruba e legato all’UPS, tutto risolto nel giro di poche ore ma il disservizio c’è stato, per fortuna già all’epoca avevo pensato ad una via d’uscita avendo una seconda email da utilizzare.

Poi il cloud è esploso, ormai tutto è online, vedere un film o serie TV, la musica ed i backup dei dispositivi.

Avendo sempre avuto paura di perdere dati ed avendone persi parzialmente a causa di danni ai dischi dei PC ho sempre provveduto a fare backup ridondanti, dischi esterni, schede di memoria, CD, DVD, altri computer ed un servizio cloud, insomma non mi fido della cintura me nemmeno delle bretelle, quindi meglio metterle entrambe.

Di recente molti esperti informatici, vedendo che la quasi totalità del cloud è in mano agli States, l’Europa ovviamente è indietro e solo la Svizzera si è attivata per avere i server entro i propri confini, se un presidente a caso decidesse di far staccare la spina ai servizi ad una data nazione (da come ho capito il presidente si è arrogato questo diritto) i dati verrebbero persi irrimediabilmente.

Proprio per la mia innata diffidenza ho provveduto da un po’ di tempo all’acquisto di un NAS (è il secondo in realtà perchè il primo preso usato ha iniziato a dare i numeri e anche se funziona come backup per dati non importanti è sacrificabile) e ho deciso di fare il backup dei vari telefoni e computer in modo da poter recuperare tutto in maniera fisica e non sperando che la connessione o il servizio funzionino.

Con il tempo ho anche convinto un amico che appoggia tutto il suo archivio sia di lavoro che personale a Google e proprio visti i problemi degli ultimi tempi e la situazione politica abbastanza altalenante in tutto il mondo sta acquistando un NAS per salvarsi tutto in maniera più accessibile e sicura.

Se poi ci mettiamo anche il fatto che con il cloud di fatto non possediamo nulla se non un abbonamento per un servizio online, preferisco sempre di più le copie fisiche.

Nov
01

Pixel experience

Categoria Pensieri, Vario

Dopo molti anni di onorato servizio alcuni mesi addietro ho cambiato il cellulare utilizzato per lavoro (ho due numeri poichè alle volte i clienti non capiscono che un libero professionista possa avere una vita oltre al lavoro e chiamano ad orari e giorni improponibili), un Redmi Note 8 Pro che ha svolto egregiamente il suo compito, cadendo anche dallo scooter a circa 50 km/h e ruzzolando sull’asfalto riportando pochi danni (anche grazie alla custodia protettiva).

Da qualche mese avevo iniziato a notare un drain della batteria costringendomi il più delle volte a ricaricare con il power bank dopo pranzo o arrivando a sera con un residuo sotto il 20%.

Il telefono in se funzionava ancora bene nonostante l’uso intensivo e la quantità di app e foto in uso (ogni tanto mi dimentico di chiudere del tutto le app e capita di trovarne anche più di 10 in attesa).

La scelta, dopo varie valutazioni, video online, recensioni e visite in negozio, è caduta su un Google Pixel 9A, il taglio “economico” dei Pixel. L’economia è relativa perchè ho acquistato la versione da 256 gb non potendo usare microSD per espanderne la memoria, ho anche usato Perplexity per valutare l’acquisto descrivendogli l’utilizzo che faccio del telefono e anche lui facendomi una comparazione tra i vari modelli Pixel è giunto alla conclusione che il 9A per foto in cantiere e durata batteria, oltre la dimensione (non troppo padellone) era la cosa giusta.

Perchè un Pixel e non un altro terminale? Mia moglie ad esempio adora i Samsung e ha un A54 che adora, ma la OneUI non mi piace, in verità non mi è mai piaciuto il software progettato da Samsung in generale. Non ho preso un altro Redmi non perchè non mi sia trovato bene, tutt’altro, ma la scelta è stata anche guidata dal supporto che ho sullo scooter della Quad Lock che per i Pixel fa la custodia con l’attacco integrato rispetto al supporto adesivo universale che mi avrebbe obbligato a tagliare una cover e vivere con l’ansia che il telefono sarebbe potuto cadere a causa dell’adesivo che invecchia come già capitato.

Così ho preso direttamente da Google il telefono, arrivato in un tempo più che ragionevole e ne sono rimasto subito colpito. La prima cosa è stata la dimensione ed il peso in generale, poi lato software utilizzando Android in versione stock ed integrato con tutto è piuttosto agile e veloce, poi la qualità generale è piuttosto alta, la batteria praticamente infinita e un comparto fotocamere che per l’uso giornaliero personalmente è più che ottimo.

Unica pecca sono due widget che non si possono ne spostare ne eliminare dalla home, il primo è il widget della ricerca Google piazzato in basso e che non uso praticamente mai essendo abituato ad aprire il browser (Opera) per eseguire le ricerche, il secondo è il riepilogo posizionato in alto e che riporta la data del giorno, personalmente lo ritengo inutile.

Il resto delle funzioni è pratico, bisogna abituarsi ad alcuni percorsi ma tutto sommato nulla di catastrofico.

Direi che per ora la Pixel experience è più che positiva e mi sentirei di consigliare i terminali di Big G anche se online ovviamente ci sono i detrattori del processore Tensor che ad oggi per me funziona alla grande!

Ott
31

Gemini mi impressiona

Categoria Internet, Pensieri

Ho sempre utilizzato l’assistente di Google anche prima dell’avvento dell’intelligenza artificiale infilata in ogni dove. L’utilizzo principale è sempre stato durante la guida dello scooter, sul casco da anni (sono già al secondo dispositivo) ho un Interphone collegato via Bluetooth al cellulare, comodo per rispondere e fare telefonate durante la guida senza dovermi fermare ogni 5 minuti e guadagnare tempo (mi capita spesso che mi venga in mente qualcosa da dire a qualche cliente, ufficio o familiare).

Il primo ed embrionale assistente di Google era veramente limitato e limitante, un po’ perchè spesso non capiva cosa gli si diceva e perchè serviva usare una terminologia molto precisa per fargli fare un qualcosa. Ricordo gli insulti perchè non faceva partire una chiamata o recuperava un numero online ignorando quello in rubrica, oppure smetteva di ascoltare a caso o quando doveva attendere una mia conferma.

Poi l’intelligenza artificiale è arrivata prepotentemente (direi supportata da un buon marketing) e Google ha dato vita a Gemini, ammetto di aver installato manualmente l’APK appena disponibile non aspettando il rollout ufficiale e già dai primi momenti ho notato i miglioramenti apportati. Con il tempo ovviamente Gemini è cresciuto e ha imparato a fare molte molte cose e oggi mi accompagna con soddisfazione.

Ogni tanto provo a fare alcune cose rimanendo stupito che Gemini esegua il comando senza eccessivi problemi se non chiedere di sbloccare il telefono (preferirei una qualche impostazione che disattivi totalmente l’obbligo di sbloccare lo schermo ma per ora si aspetta).

La prima prova è stato chiedere a Gemini di avviare un podcast su Spotify mettendo in play l’ultima puntata disponibile e, sblocco a parte, il podcast è andato in play senza intoppi. Uso in maniera abbastanza continuativa l’aggiunta di appuntamenti in calendario o far partire telefonate, inoltre scrivo abbastanza spesso messaggi WhatsApp (anche se alle volte forse per il rumore del traffico commette degli errori di trascrizione delle parole).

Da relativamente poco, se non sono stati visualizzati i messaggi si può dire a Gemini di leggere le notifiche e con mia sorpresa se i messaggi sono lunghi (come testo) fa autonomamente un riassunto leggendolo a voce chiedendo alla fine se si vuole leggere il messaggio originario o rispondere.

Ultime due funzioni provate e correttamente eseguite sono state di avviare la navigazione di Maps prendendo l’indirizzo dall’agenda (l’indirizzo era indicato nel titolo e non come destinazione vera a propria) e come per magia c’è riuscito, aspettando solo che toccassi la mappa per far partire la navigazione.

Altra funzione testata è stata quella di salvare un contatto partendo da una mail ricevuta.

Utilizzando una mail sul mio dominio Aruba (quello del lavoro non quello del blog) Gemini ha tentato di recuperare i dati dalla mail non riuscendoci (credo che da Gmail riuscirebbe) ma usando Cerchia e Cerca ho solo selezionato la parte della mail interessata e gli ho detto di salvare il contatto con quei dati e anche in questo caso bingo!

Ultima cosa che mi ha colpito, quando gli si detta un messaggio, oltre che trascriverlo a schermo (ma non sempre posso leggere) terminata la dettatura viene letto a voce prima dell’invio, se si nota un errore o si vuole apportare modifiche basta spiegargli cosa deve fare e dove inserire la modifica e il più delle volte il messaggio viene corretto.

Certo si deve controllare cosa Gemini fa e i dati/testi che trascrive, inoltre sarebbe bello che non smettesse di ascoltare se si fa una pausa mentre si usa una cuffia (non so se sia la cuffia o Gemini), però ammetto che mi semplifica non poco la vita mentre sono in mezzo al traffico in sella allo scooter.

Provando le varie AI quella di Google sia onestamente un passo avanti e le skill implementate sono molte e potergli spiegare le cose senza termini precisi è pratico ed alla portata di tutti, gli altri fanno molto marketing affermando di essere avanti ma non so quanto sia vero (basta vedere il browser di OpenAI che funziona ma commette anche molti errori durante l’utilizzo con AI).

Set
08

Gemini fa paura, nel senso buono

Categoria Internet, Pensieri

Gemini si è aggiornato e permette di modificare e creare immagini fotorealistiche, alla stregua di Copilot e ChatGPT, mi sono divertito in questi giorni a fargli modificare alcune foto di una casa e i risultati sono più che sorprendenti, lascio sotto l’originale e la versione editata, poche parole e ha capito cosa modificare, aggiungere o togliere, poi basta affinare con alcune altre frasi e tutto diventa più che accettabile.

Foto originale

Quello che mi ha colpito è la velocità di generazione dell’output, molto più veloce dei concorrenti e con pochi errori o modifiche non richieste.

Foto modificata da Gemini

Ho poi fatto la medesima domanda, copiando paro paro quello che avevo scritto a Gemini, a ChatGPT, Copilot e Grok (lui non ha capito cosa doveva fare e ha mostrato la medesima foto, mah…), i risultati non sono male ma Gemini ha centrato l’obiettivo senza indugio.

Foto modificata da Copilot

Foto modificata da ChatGPT

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Insomma l’intelligenza artificiale sta facendo progressi nella modifica delle immagini.